Chirurgia orale
La chirurgia orale, o chirurgia odontostomatologica, comprende ogni tipo di intervento chirurgico effettuato all’interno del cavo orale, su denti, ossa mascellari e tessuti molli.
I nostri servizi di chirurgia orale spaziano dall’installazione di impianti all‘estrazione di denti gravemente danneggiati o rotti o di denti del giudizio; dalla ricostruzione ossea e dalla rigenerazione ossea dentale – con tecniche quali la rigenerazione ossea guidata (GBR) o il rialzo del seno mascellare – al trattamento della parodontite attraverso l’eliminazione delle cause (tartaro, calcoli, batteri) e l’indicazione di buone pratiche per una corretta igiene orale domiciliare. Lavoriamo in stretta collaborazione con specialisti del settore per offrirti sempre e solo trattamenti chirurgici di qualità ineccepibile.
Chirurgia orale
Installazione di impianti
Poiché un impianto dentale va installato con la massima precisione, ricorriamo alla tomografia computerizzata a fascio conico (CBCT) per generare immagini tridimensionali ad alta risoluzione dell'osso mascellare. Ciò ci permette di individuare l'esatta posizione delle vie nervose e di operare, dunque, un ancoraggio stabile e affidabile dell'impianto. Su questa radice artificiale fissiamo, infine, la protesi vera e propria.
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Rigenerazione ossea dentale / Ricostruzione ossea
Quando a causa di un processo di perdita ossea l'osso mascellare presenta un'altezza e uno spessore insufficienti a sostenere un Implantate, è necessario intervenire con trattamenti di rigenerazione ossea dentale. Varie sono le tecniche possibili, tra cui la rigenerazione ossea guidata (GBR) e il rialzo del seno mascellare (sinus lift).
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Rigenerazione ossea guidata
La rigenerazione ossea guidata (GBR) è una tecnica che sfrutta la capacità dell'osso umano di rigenerarsi, ovvero di curarsi e ricostruirsi da solo. Poiché per farlo esso necessita di un'impalcatura che funzioni da guida per la ricrescita, si interviene con il posizionamento di una speciale membrana, al di sotto della quale si inserisce un apposito materiale volto a favorire la rigenerazione dell'osso in un tempo di 4-8 mesi.
Rialzo del seno mascellare
Con l'avanzare dell'età, l'osso della mascella superiore tende a riassorbirsi rendendo impossibile il posizionamento stabile e sicuro di un impianto dentale. Per ristabilire uno spessore osseo tale da poter ancorare correttamente l'impianto, si può ricorrere alla tecnica del rialzo del seno mascellare. Noto anche come sinus lift, questo intervento consiste nell'alzare la mucosa del seno mascellare e nel riempire la cavità venutasi a creare con un sostituto osseo.
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Estrazione dentaria
Nel momento in cui un dente risulta gravemente danneggiato o cresce particolarmente storto, può essere necessario rimuoverlo. Lo stesso vale per i denti del giudizio quando sono causa di affollamento dentale. Una volta estratto il dente, chiudiamo la ferita aperta nella gengiva con punti di sutura e forniamo al paziente indicazioni circa gli accorgimenti da adottare e i comportamenti da evitare nei giorni successivi all'intervento. È importante tornare in studio per una visita di controllo una settimana circa dopo l'estrazione.
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Chirurgia parodontale
La chirurgia parodontale ha lo scopo di rigenerare l'apparato di sostegno del dente e contrastare la recessione gengivale.
Chirurgia mucogengivale
La parodontite, gli interventi di ortodonzia e gli impianti dentali sono tutti possibili cause di recessione gengivale e di altre alterazioni della mucosa orale. Per porvi rimedio, si preleva con uno speciale bisturi detto mucotomo una porzione sottile ma sufficientemente ampia di mucosa dal palato o dalla guancia e con essa si copre il difetto.
Curettage a cielo aperto
In caso di tasche gengivali particolarmente profonde o di superfici radicolari difficili da raggiungere, è necessario effettuare il curettage a cielo aperto: si incide il lembo gengivale e lo si scolla in modo da accedere alla zona colpita, si pulisce l'area malata e si elimina il tessuto danneggiato. Quindi, si riposiziona il lembo gengivale sul dente e lo si sutura.
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Apicectomia
Una carie molto estesa può causare la necrosi del tessuto nervoso del dente.
Ciò dà modo ai batteri di addentrarsi in profondità nel sistema dei canali radicolari e di raggiungere l'apice radicolare, da dove possono penetrare nell'osso e provocare una dolorosa infiammazione. Quando la devitalizzazione non dà i risultati sperati, si esegue un'apicectomia, ossia l'asportazione chirurgica degli apici radicolari infiammati.